Lo stage sulla Riabilitazione Equestre (RE) prevede:
a) una lezione magistrale sulla RE con l’utilizzo di video filmati;
b) salita a cavallo degli studenti per sperimentare in prima persona cosa significa montare in sella e come l’andatura e la gestione di questo animale possano influire sulla emotività e sulla fisicità dei soggetti. In tal modo ai partecipanti è possibile comprendere meglio il contributo che l’animale procura nelle persone con disabilità psico-fisica.
c) dimostrazione diretta con messa in sella di soggetti con disabilità accompagnati dagli studenti stessi. Gli alunni, infatti, partecipano, in campo, alle attività di riabilitazione equestre e si relazionano direttamente alle persone con problemi psicofisici. Questa interazione diretta permette agli studenti di “sentire” le emozioni che evoca in loro il rapporto con i soggetti caratterizzati da disabilità. Queste attività, inoltre, consentono di fronteggiare il pregiudizio presente nei ragazzi dallo sviluppo tipico perché i soggetti che effettuano le attività a cavallo riescono ad eseguire compiti che i primi spesso non sono in grado di effettuare.
Le attività sono coordinate dal Prof. Giuseppe Battagliese, dalla Dott.ssa Lucia Conforto e dalla Dott.ssa Mariarosaria Battagliese. I primi due sono psicologi, psicoterapeuti, specializzati in RE. La Dott.ssa Battagliese è una psicologa specializzata in RE tramite un Master Biennale Universitario conseguito presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Firenze e Tecnico della Federazione Italiana Sport Equestri (FISE) specializzato in RE. I tre esperti, dalla teoria alla pratica, permettono agli studenti di realizzare un’esperienza suggestiva e di avviamento ad alcuni profili professionali innovativi riguardanti il disagio sociale e psicofisico.
E’ il caso di sottolineare che le linee guida nazionali per realizzare gli interventi assistiti da animali prevedono la presenza di uno psicoterapeuta e di personale specializzato anche al fine di evitare che, come ormai spesso purtroppo avviene, effettuino la RE persone inesperte e senza i titoli richiesti rischiando di produrre malessere negli utenti. Esistono, infatti anche delle controindicazioni nell’ applicazione di questa strategia riabilitativa che a volte viene considerata, erroneamente, solo come una attività ludico-sportiva.
Altri stage, dall’anno 2016, hanno l’obiettivo di realizzare l’inclusione che può garantire la “coeducazione di qualità” degli alunni con disabilità con i coetanei dallo sviluppo tipico.
In allegato le locandine di alcune edizioni dello Stage.